Scautismo internazionale

SCAUTISMO INTERNAZIONALE

Lo Scautismo e il Guidismo sono, nel loro complesso, un movimento educativo non formale di giovani creato nel 1907 che si propone la formazione integrale della persona secondo i principi ed i valori definiti dal suo fondatore Lord Robert Baden-Powell, attualizzati oggi dall’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout (WOSM/OMMS – World Organization of the Scout Movement – http://www.scout.org) e dall’Associazione Mondiale delle Guide Esploratrici (WAGGGS/AMGE – World Association of Girl Guides and Girl Scouts – http://www.wagggsworld.org).

Esso è presente ed organizzato in 216 paesi e territori con oltre 38 milioni di membri. I giovani e le giovani aderenti al movimento hanno età compresa fra i 6 ed i 21 anni di età.

Lo scautismo è il movimento giovanile più numeroso al mondo e con la maggior diffusione territoriale in ogni contesto etnico, culturale e religioso.

A testimoniare la qualità del lavoro educativo proprio dello scautismo e i valori che sostiene, è importante sottolineare alcuni passaggi della storia passata e vicina.

Diffusosi velocemente in tutto il mondo immediatamente dopo la sua fondazione, durante la seconda guerra mondiale, lo scautismo è stato sciolto in molti paesi europei vittime del nazismo e dal fascismo.

Durante gli anni dello scioglimento, gli ideali ed i valori del movimento scout sono stati tenuti in vita da adulti e giovani che hanno partecipato alla guerra di liberazione nei vari movimenti della Resistenza europea.

In Italia, negli anni dal 1926 al 1943 (il periodo chiamato della “Giungla silente”), centinaia di scout hanno continuato la loro attività in clandestinità e partecipato alla Resistenza.

In questa dimensione sono da ricordare in particolare due gruppi: il “Lupercale” a Roma e le “Aquile randagie” a Milano.

Queste ultime hanno avuto particolare risalto anche per le azioni di resistenza in aiuto a rifugiati e ad ebrei, aiutando questi ultimi ad espatriare in Svizzera attraverso valichi alpini conosciuti durante le attività scout.

Nei paesi dell’Europa centrale, dell’est e dei Balcani, lo scautismo è potuto risorgere dopo anni di attività clandestina durante i quali i regimi totalitari avevano sostituito la sua organizzazione con istituzioni che, pur svolgendo attività simili a quelle scout, utilizzavano strumenti educativi per fini legati alla formazione ideologica dei giovani, analogamente a quanto fatto negli anni precedenti alla seconda guerra mondiale dal nazismo e dal fascismo. Dalla caduta del muro di Berlino ad oggi, la domanda di educazione non formale extrascolastica in questi paesi ha trovato nello scautismo una pronta risposta.

Durante i 16 lunghi anni di guerra civile fratricida in Libano le 12 associazioni scout (Mussulmani, Sciiti, Sunniti, Maroniti, Cattolici, Protestanti ed altre) hanno conservato la loro unità in una Federazione che ha saputo, in nome dell’ideale scout, superare i contrasti e dialogare nell’unico interesse dell’educazione della gioventù libanese.

In Israele è presente da lunghi anni una Federazione nazionale che comprende associazioni scout di ebrei, arabi, drusi, cattolici e ortodossi.

In Sudafrica sin dagli anni ’60 tutti i gruppi razziali erano accolti nell’associazione che, tollerata dal regime, violava costantemente le leggi sulla segregazione razziale. Nelson Mandela più volte dichiarò che lo scautismo rappresentava un modello di società per lo sviluppo di quel paese.

A sottolineare l’educazione all’impegno sociale, è significativo ricordare che molti dei leaders politici nei vari paesi del mondo sono stati educati nello scautismo. Si stima che oltre la metà delle persone che hanno responsabilità sociali e politiche nei paesi in via di sviluppo sia stato scout ed alla sua formazione abbia fatto riferimento nell’assunzione degli incarichi ricoperti.

Il Parlamento Italiano per l’azione educativa svolta a favore dei giovani in tutto il mondo, ha assegnato congiuntamente alle due organizzazioni mondiali dello scautismo il Premio Parlamentare per l’Infanzia per il 2005, che è stato consegnato ai rappresentanti dei Comitati Mondiali in occasione della Giornata Nazionale per l’Infanzia il 20 novembre 2005.

In Italia lo scautismo è rappresentato dalla FIS – Federazione Italiana dello Scautismo che riunisce CNGEI ed AGESCI, le uniche due associazioni ufficialmente riconosciute da WOSM e WAGGGS in quanto rispondenti ai parametri richiesti.

Esse infatti: sono associazioni aperte a tutti/e senza alcuna discriminazione, sono politicamente indipendenti e garantiscono la libertà dell’adesione, sono fedeli allo spirito del Fondatore (negli scopi, nei principi e nelle linee generali del metodo) ed alle scelte delle Conferenze Mondiali e regionali, hanno un sistema democratico interno aperto a tutti i soci e trasparente, hanno un sistema di Formazione per tutti i ruoli riconosciuto valido e periodicamente verificato ed aggiornato, hanno una struttura organizzativa capace di funzionare.

 

In quanto membri della Federazione, le due associazioni hanno caratteristiche educative originali che giustificano l’esistenza di due diverse realtà e sono diffuse sul territorio nazionale per almeno cinque regioni.

 

I rappresentanti delle due associazioni hanno valenza paritaria durante le riunioni del Comitato Federale, che ha riunioni periodiche almeno trimestrali con l’obiettivo di avere linee comuni nei confronti delle tematiche di interesse (pace, educazione, difesa dell’ambiente, ecc) e di organizzare le linee della partecipazione agli eventi dei giovani (Jamboee, RoverWay, ecc) e delle associazioni (Conferenze mondiali e regionali Europee sia WOSM che WAGGGS).

 

Il settore Internazionale associativo (noto anche con il nome di CNGEI International), contribuisce ad arricchire  i valori della carta d’identità associativa quali impegno civile, solidarietà, pace e volontariato, si occupa di mantenere rapporti con le varie associazioni scout all’estero ed interagire costantemente con le varie realtà dello scoutismo internazionale.

 Questa sinergia cresce, non solo attraverso gli organi mondiali WOSM e WAGGGS, ma allargando la sua azione a una rete di eventi quali:

–  Convegni e conferenze su temi che riguardino le politiche giovanili o sociali, “un ambiente sano e sicuro” (HE&S), l’alimentazione, l’immigrazione,  le emergenze umanitarie, l’educazione non formale, la cooperazione e lo sviluppo.

– Seminari organizzati da enti nazionali ed internazionali che si occupano di politiche sociali e giovanili (Ministeri, UE, ONU, FNG, FAO, etc) ai quali partecipano scout che abbiano specifiche competenze o vogliano acquisirne di nuove.

– Campi internazionali.
– Progetti di cooperazione e sviluppo in partnership con ONG.

– Raccolta e diffusione di materiale informativo sullo scoutismo proveniente dai media internazionali o dalle altre associazioni o federazioni (giornali, periodici che pubblicano sullo scoutismo).

 – Continuo aggiornamento da parte del gruppo di lavoro e interazione nei confronti dei soci e non.

 

Il gruppo di lavoro (Co.Con Internazionale) propone all’associazione diversi contesti nei quali ogni scout può trovare la dimensione internazionale che cerca.

   vai al sito ufficiale di CNGEI International